E’ il progetto “Paesaggi ferroviari lucani” ideato e curato dall’Isem-Cnr, per sviluppare nuove modalità di turismo sostenibile e responsabile, innescando processi di sviluppo locale nell’area Lagonegrese-Pollino in Basilicata. È questo uno dei principali obiettivi del progetto “Paesaggi ferroviari lucani per la sostenibilità del territorio e lo sviluppo locale. Un cammino green lungo la Lagonegro-Spezzano Albanese” condotto dall’Istituto di Storia dell’Europa Mediterranea (Isem) – Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), con il contributo del Ministero della Transizione Ecologica (MiTE), e coordinato dalla dott.ssa Luisa Spagnoli.
Il lavoro di ricerca, conclusosi a giugno 2022, è consistito nell’avvio di una serie di azioni volte al ri-uso e alla valorizzazione del tratto lucano dell’ex ferrovia Lagonegro-Spezzano Albanese, riconvertita nella greenway “Ferrovia Ciclabile Lucana”, la cui realizzazione è frutto dell’Accordo di Programma e dell’intesa tra la Regione Basilicata e i comuni interessati (Castelluccio Inferiore, Castelluccio Superiore, Lagonegro, Lauria, Nemoli, Rivello, Rotonda e Viggianello), l’Agenzia del Demanio e le Ferrovie Appulo lucane.
Il progetto è stato strutturato attorno a tre tematismi: l’infrastruttura storica, gli itinerari naturalistici e i percorsi storico-artistici; e declinato intorno a quattro obiettivi: memoria e la narrazione territoriale, analisi socio-economica e paesaggistica, valorizzazione multimediale, promozione e comunicazione.
Partendo dalla ricognizione e l’interpretazione delle fonti documentali, testuali (atti parlamentari, provvedimenti, decreti, circolari, disposizioni e studi sull’esecuzione delle linee) e iconografiche (cartografie storiche, planimetrie, profili longitudinali e fotografie d’epoca), è stato possibile ricostruire il tracciato ferroviario (gli impianti, i caselli, le stazioni, i fabbricati, i ponti ecc.) e la storia relativa alla sua genesi e alla sua realizzazione. Accanto alla ricerca geostorica, si è affiancato un lavoro di terreno improntato sulla raccolta delle testimonianze della popolazione locale attraverso la produzione e l’elaborazione di cartografie sensibili e partecipate.
Partendo dalla ricognizione e l’interpretazione delle fonti documentali, testuali (atti parlamentari, provvedimenti, decreti, circolari, disposizioni e studi sull’esecuzione delle linee) e iconografiche (cartografie storiche, planimetrie, profili longitudinali e fotografie d’epoca), è stato possibile ricostruire il tracciato ferroviario (gli impianti, i caselli, le stazioni, i fabbricati, i ponti ecc.) e la storia relativa alla sua genesi e alla sua realizzazione. Accanto alla ricerca geostorica, si è affiancato un lavoro di terreno improntato sulla raccolta delle testimonianze della popolazione locale attraverso la produzione e l’elaborazione di cartografie sensibili e partecipate.
L’indagine di contesto è stata condotta attraverso il ricorso a una metodologia quali-quantitativa con la finalità di acquisire dati relativi alle caratteristiche socio-economiche e turistiche del territorio (condizione della domanda turistica, componenti dell’offerta turistica, integrazione dei livelli di offerta e progettualità locale). La ricognizione sul campo ha permesso di evidenziare le risorse naturalistiche e storico-culturali dell’area nella quale ricade il tracciato dell’ex ferrovia.
Il patrimonio infrastrutturale è stato ricostruito attraverso un’attività di modellazione tridimensionale ed è stata realizzata una mappa 3D multimediale e interattiva, che restituisce l’intero percorso ferroviario con la geolocalizzazione dei luoghi attraversati.
Tutti i prodotti sono confluiti in un geoportale, attraverso il quale è possibile conoscere la ciclovia, la sua storia, i luoghi dell’attraversamento e le risorse del territorio.
Il patrimonio infrastrutturale è stato ricostruito attraverso un’attività di modellazione tridimensionale ed è stata realizzata una mappa 3D multimediale e interattiva, che restituisce l’intero percorso ferroviario con la geolocalizzazione dei luoghi attraversati.
Tutti i prodotti sono confluiti in un geoportale, attraverso il quale è possibile conoscere la ciclovia, la sua storia, i luoghi dell’attraversamento e le risorse del territorio.
Per saperne di più vai al sito https://www. ferroviaciclabilelucana.it/
I risultati della ricerca sono stati presentati durante il convegno di studi svoltosi a Roma dal 22 al 24 giugno 2022, “Itinerari per la rigenerazione territoriale. Promozione e valorizzazione dei territori tra sviluppi reticolari e sostenibili”, organizzato dall’Isem-Cnr con il contributo del MiTe, in collaborazione con il Centro Italiano per gli Studi Storico-Geografici (CISGE), il Gruppo di Ricerca Interuniversitario GECOAGRI-LANDITALY e la Società Geografica Italiana (SGI); e con il patrocinio di: Associazione dei Geografi Italiani (AGeI), Associazione Italiana Cartografia (AIC), Associazione Italiana Insegnanti di Geografia (AIIG), Società di Studi Geografici (SSG).
Qui di seguito le relazioni sul progetto Ferrovia Ciclabile Lucana presentati al convegno:
Cliccare qui per la presentazione della Dott.ssa Cristiana Zorzi
Cliccare qui per la presentazione della Dott.ssa Lucia Varasano
Cliccare qui per la presentazione della Dott.ssa Luisa Spagnoli
Cliccare qui per la presentazione del Dott. Tiziano Gasbarro