Terre dell’Uso ciclovia del patrimonio

Terre dell’Uso ciclovia del patrimonio

1024 553 La Redazione

Un incontro tra territori disegnati da argini e centurie si apre lungo i confini tra due province e tre comuni: un’inedita ciclovia cuce strade e sentieri che dal Colle Giove conducono all’antica Giovedìa fino all’area di Castrum Lusi, abbracciando lungo il corso del fiume Uso terre di collina e di mare.

Nasce un percorso di riscoperta del paesaggio e del patrimonio che sono l’eredità che la storia ci restituisce. Sulle strade di domini e proprietà fondiarie di signorie e casati si ripercorrono i legami del tessuto culturale e sociale del territorio. Oratori e residenze, campanili e corti, tenute e mercati: il nostro sguardo si riappropria del patrimonio che ci appartiene e svela le radici della nostra identità. Lo spazio educa e costituisce la comunità che lo vive e lo riscopre guidata da un ”andare lento”.

Lunedì dell’Angelo 18 aprile 2022, la Primavera della Mobilità Dolce, promossa da Amodo, si apre con la passeggiata in bicicletta “Terre dell’Uso Ciclovia del Patrimonio” guidata da Italia Nostra Valmarecchia e Atlantide, che unisce i territori di Santarcangelo di Romagna, San Mauro Pascoli e Bellaria.

Itinerario

Ritrovo Piazzetta delle Monache, Santarcangelo

  • Musas Museo Storico Archeologico di Santarcangelo 

Il dono di Antonello Zampeschi

Percorso Porta Cervese – via Andrea Costa – via Santarcangelo-Bellaria

  • Oratorio di San Giacomo località La Giola, Santarcangelo

L’arte che non ti aspetti, Simone Cantarini

Percorso via Covignano 

  • Ponte romano località San Vito, Santarcangelo

L’identità del Rubicone

Percorso via Antica Emilia – via Uso – via Fontanella – via Due Martiri

  • Villa Torlonia – Parco Poesia Pascoli, San Mauro Pascoli

Corte di Giovedìa e tenuta Torre

cantina del territorio

Sangiovese, un enonimo conteso

azienda del territorio

La nuova storia della canapa

Percorso via Viona – Sentieri dell’Uso argine fluviale

  • Chiesa di Santa Margherita, Bellaria

Sulle tracce di Castrum Lusi

Ritorno a Santarcangelo

  • Portici Torlonia, Santarcangelo

Granai, cantine e mercati

  • Celletta Zampeschi, Santarcangelo

Sulle note di campane e pianoforti

CARATTERISTICHE PERCORSO

La passeggiata “Terre dell’Uso Ciclovia del Patrimonio” si snoda su percorsi ciclabili urbani ed extraurbani e sentieri cicloturistici degli argini fluviali.

L’itinerario ha una durata di 4 ore e prevede un percorso di andata e ritorno in bicicletta di circa 13 chilometri su strada asfaltata, bianca e sterrata, facilmente praticabile, con tappe nei luoghi di interesse storico-artistico e incontri di approfondimento tematico.

 

SOGGETTI COINVOLTI

L’apertura della passeggiata “Terre dell’Uso Ciclovia del Patrimonio” vede attori i rappresentanti di istituzioni ed enti afferenti all’ambito culturale, turistico, ambientale e sociale delle province di Rimini e Forlì-Cesena e dei comuni di Santarcangelo di Romagna, San Mauro Pascoli e Bellaria Igea Marina. I testimonial dell’edizione zero del progetto saranno moltiplicatori della costruzione di un’offerta culturale inedita che unisce i territori e si dirama in nuove connessioni da percorrere. 

L’evento è condotto da Massimo Bottini, presidente di Italia Nostra Valmarecchia, con la collaborazione di Atlantide, MUSAS, Parco Poesia Pascoli, e con la partecipazione di esperti e professionisti del territorio.

INTENTI

Il progetto è volto alla valorizzazione del patrimonio storico-artistico e naturalistico del percorso di confine nel suo incontro con la comunità a cui appartiene.

L’evento si propone di creare connessioni interterritoriali candidate a una proposta turistica che unisce mare ed entroterra nelle maglie di una cerniera che è esperienza di benessere culturale.

Nella direzione di un’educazione ambientale autentica, la sensibilizzazione alla tutela del patrimonio si rivolge, a un tempo, a emergenze architettoniche e valori paesaggistici, a testimonianze storiche e mestieri e tradizioni rurali che nutrono anche un patrimonio enogastronomico. 

La connessione di percorsi naturalistici e itinerari culturali apre un organico tessuto di ricognizione dello stato dell’arte del patrimonio.

 

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