Patto europeo per il rilancio delle ferrovie

Patto europeo per il rilancio delle ferrovie

1024 576 Redazione

Il 21 febbraio 2022 si è svolto il Vertice europeo delle ferrovie dal tema “Rail, il driver per un trasporto più verde e innovativo”, che ha segnato anche la chiusura ufficiale dell’Anno europeo delle ferrovie 2021. Nel corso dell’European Railway Summit, ben 33 operatori ferroviarie gestori di infrastrutture – tra cui FS italiane – provenienti da 24 Paesi europei che hanno firmato il Patto Ferroviario Europeo.

L’accordo impegna i principali player del settore ferroviario di tutta Europa a raggiungere un obiettivo comune: aumentare la quota della ferrovia nei trasporti e contribuire così in modo significativo al raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050. Ridurre del 30% le emissioni di gas serra legate ai treni entro il 2030 rispetto al 2015; aumentare del 25% l’efficienza energetica e raggiungere la carbon neutrality entro il 2050. Aumentare significativamente il tasso di riciclaggio delle attrezzature entro il 2030.

Anche FS Italiane è tra le aziende firmatarie perché “il treno è il mezzo ecologico per eccellenza – ha dichiarato Nicoletta Giadrossi, presidente del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, durante la tavola rotonda di presentazione dell’accordo – e deve essere un’alternativa credibile alle modalità di trasporto più inquinanti. Dobbiamo puntare sulla customer experience, sulla mobilità integrata con le altre modalità di trasporto, sulla digitalizzazione e l’innovazione dei servizi. Un percorso che il Gruppo FS Italiane ha già intrapreso, con l’obiettivo di aumentare del 5% al 2030, rispetto al 2015, lo shift modale da mobilità privata a quella condivisa, e in modo significativo il trasporto merci su rotaia, e diventare carbon neutral al 2050. È una sfida per il futuro che siamo già affrontando con determinazione”.

Il Patto impegna le aziende a rendere il treno ancora più green, trasformando la vittoria delle ferrovie in una vittoria dell’Europa intera, in cui gli Stati membri e l’Unione europea sono chiamati a sostenere il Patto impegnandosi per fissare obiettivi chiari di shift modale a livello nazionale.
La lotta per la protezione del pianeta e contro i cambiamenti climatici – si legge in una lettera manifesto delle imprese aderenti – non è un costo ma un investimento: sono quindi necessarie nuove risorse per meglio finanziare il sistema ferroviario e il trasporto pubblico in generale. Servono fondi per investire massicciamente nella modernizzazione delle reti ferroviarie, per aumentare la capacità e l’interoperabilità, per sostenere gli operatori nella modernizzazione del loro materiale rotabile.

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