Parte la 14° edizione di IT.A.CA’ Festival del Turismo responsabile

Parte la 14° edizione di IT.A.CA’ Festival del Turismo responsabile

1024 576 La Redazione

La rete di IT.A.CÀ ritorna sui territori per la 14°edizione e rilancia, in maniera condivisa, la filosofia a cui il Festival si ispira: il turismo sostenibile.
Organizzando da maggio a novembre 2022 un’edizione ricca di appuntamenti che coinvolge 14 Regioni, per un totale di 24 Tappe. Conoscerete le nostre comunità resistenti che coprogettano dal basso buone pratiche per preservare i territori, le tradizioni e le bellezze locali in un’ottica di innovazione. Cittadini, operatori, artisti, istituzioni, associazioni, volontari, turisti e nonturisti in un unico grande cammino dal Nord al Sud Italia.

Prima tappa dal 30 maggio al 5 giugno a Roccaporena di Cascia – Umbria

Tema 2022 – Habitat Abitare il futuro

L’habitat è per ogni specie un luogo fisico con determinate caratteristiche, ma non è un luogo determinato. Così abitare non è appartenere a un territorio, l’esserne espressione, portarne il nome. Habitat è riconoscere uno spazio e farlo casa, dare vita all’impresa dell’abitare, all’opera di convivere con ogni specie che lo abita.

Per sopravvivere su un pianeta infetto e mantenere un rapporto sano con il futuro – i cui contorni definiamo Antropocene, Capitalocene o Chthulucene – non possiamo più considerare l’uomo come unico protagonista della storia della Terra, contrapposto all’ambiente che lo circonda, ma come parte integrante di un sistema più complesso, in cui la scomparsa e la sofferenza di ogni singolo elemento riverbera sull’intero.

Vivere responsabilmente la nostra presenza in questa epoca di connessioni fitte, invisibili, sotterranee, significa concepire il nostro habitat non come la semplice presenza in un luogo, ma come l’atto di abitare un bene comune, di cui prendersi cura, riconoscendo la relazione non strumentale tra tutti i soggetti, umani e non, e gli oggetti, animati e non, che ne fanno parte.

Il futuro sarà abitabile solo se ci riconosceremo come esseri naturali e sociali interconnessi, all’interno di un sistema olistico, dove non esistono soluzioni globali se non si parte da esperimenti locali volti a prendersi cura e creare alleanze socio-ecologiche tra specie diverse.

Se l’habitat è la dimensione ecologica che riguarda in primis sé stessi in relazione alla natura dell’universo, dovremo abitare il nostro corpo come si abita la casa, la comunità, il pianeta terra che ci ospita per il tempo della nostra vita. Abitare sé stessi con consapevolezza e confidenza, per potersi aprire all’estraneo e accoglierlo, per passare dalla tensione della paura e del (pre)giudizio alla gioia dello stupore.

Perchè abitare sia radici e cura, ma anche apertura ed accoglienza, proponiamo di viaggiare insieme attraversando territori diversi e vivere ognuno di questi luoghi non come lo spazio di un individuo o una popolazione, ma come luoghi di incontro, di ospitalità, di equilibrio. Luoghi dell’abitare, permanente o temporaneo che sia.

Per tutte le info: cliccare qui

Per il programma: cliccare qui

 

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