La campagna Clean Cities insieme a FIAB, Kyoto Club e Legambiente, associazioni AMODO, lancia un corposo dossier dal titolo evocativo: Non è un paese per bici.
Nel dossier (scaricabile cliccando qui) si analizza lo stato della ciclabilità urbana usando dati ISTAT e un confronto con altre 30+ città europee per stimare il gap di ciclabilità e come colmarlo.
Le principali evidenze:
- L’Italia investe nell’auto 100 volte più che nella bici (non è un’iperbole, è un calcolo su dati ufficiali)
- Per rendere le città italiane ciclabili come le leader europee bisogna quadruplicare i km di infrastrutture ciclabili (corsie e piste ciclabili, ma anche zone 30km/h, strade F-bis e pedonalizzazioni a uso promiscuo, oltre che parcheggi sicuri, bike-sharing, etc)
- Per farlo bastano poco più di 3 miliardi di euro, che spalmati da qui al 2030 fanno 500 milioni l’anno (cioè metà di quanto spendiamo ogni mese solo per abbassare un pochino il prezzo di diesel e benzina alla pompa)
Per accompagnare il lancio del dossier, è stata lanciata una petizione diretta al Parlamento italiano, per chiedere l’inserimento di quei 500 milioni nella legge di bilancio 2023
e sono stati preparati materiali grafici e social da postare e condividere.