“Mini Maratona” integrata Treno+Bici

“Mini Maratona” integrata Treno+Bici

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PERCORSO LUNGO LA CICLOPISTA DEL NAVIGLIO PAVESE DEL 22 MARZO 2024

Venerdì 22 marzo alle 10.00 una delegazione di AMoDo si è ritrovata davanti alla stazione Fs di Porta Garibaldi a Milano. Lo scopo era quello di saggiare un percorso misto treno+bici+metropolitana prima di intervenire al Convegno di apertura della Primavera della Mobilità Dolce presso la Fiera “Fa la Cosa G iusta”. Erano presenti Massimo Ferrari di Utp/Assoutenti, Flavio Boscacci di Rete dei Cammini Francigeni, Alessandra Bonfanti e Federico Del Prete di Legambiente

Siamo partiti col treno delle 10.34 per Pavia nella stazione sotterranea del Passante di Milano. La banchina ferroviaria è stata raggiunta grazie a tre ascensori, tutti funzionanti. Abbiamo speso 6,20 euro a testa, inclusivi del supplemento bici di 3,00 euro. Ma dal 1° aprile 2024, in tutta la Lombardia, sui treni regionali il trasporto di biciclette, monopattini ed animali d’affezione diventa gratuito, favorendo così la mobilità sostenibile multimodale. A bordo si è presentata una gentile conduttrice che ha rilevato come il biglietto di Massimo Ferrari non fosse valido, in quanto acquistato il giorno prima. Tuttavia, riconoscendo l’evidente buonafede del viaggiatore, non ha mosso contestazioni.

Siamo arrivati alla stazione di Certosa di Pavia alle 11.12. L’attraversamento del doppio binario può avvenire a livello. Un cartello lo autorizza “quando non passano treni” (sic!). Siamo, quindi, in presenza di una vecchia norma “di buon senso” (sempre più rara in un tempo contrassegnato da normative stringenti degli enti preposti alla sicurezza). Va detto che, in questo caso, l’attraversamento dei binari presenta effettivamente qualche rischio, considerando come la linea Milano – Genova prevede anche il passaggio di treni veloci e la visibilità, in caso di nebbia o nelle ore serali, può non essere ottimale.

Abbiamo, quindi, raggiunto la bellissima Certosa di Pavia, i cui cancelli, tuttavia, chiudono alle 11.30 per evidente pausa pranzo del personale addetto. Abbiamo poi percorso in bici l’Alzaia del Naviglio Pavese in direzione di Milano per circa 25 chilometri. Sull’Alzaia, dal 18 marzo, sono iniziati lavori di manutenzione che inibirebbero il passaggio a piedi o in bici. Tuttavia, abbiamo ignorato i cartelli di divieto di transito, considerando che anche gli operai preposti al lavoro erano in pausa pranzo e non si sono presentate insidie pericolose. Va detto che molto spesso questi divieti vengono apposti soprattutto per darsi scarico di ogni responsabilità e prevenire eventuali richieste danni. Ma il transito sulla parallela strada statale dei Giovi, abbastanza trafficata, sarebbe stato sicuramente più rischioso.

Il percorso ha consentito di apprezzare il sistema dei Navigli, perfezionato a suo tempo da Leonardo da Vinci, che consentì l’inoltro, dalle montagne dell’Ossola al centro di Milano, dei marmi utilizzati per la costruzione del Duomo. Abbiamo effettuato la sosta per uno spuntino nel centro di Binasco in prossimità del Castello Visconteo.

Avevamo intenzione di penetrare nell’area urbana di Milano utilizzando la linea Verde della metropolitana 2 dalla stazione di Assago (sulla rete MM di Milano il trasporto bici è già gratuito). Tuttavia, la concomitanza di uno sciopero ci ha inibito questa opportunità, inducendoci a proseguire fino al Portello, luogo in cui si svolgeva la Fiera “Fa la Cosa Giusta!” direttamente in bici. Siamo arrivati con qualche ritardo, ma in tempo per il Convegno.

Nonostante qualche imprevisto intercorso, l’iniziativa si è svolta con successo, dimostrando le potenzialità della mobilità bici+treno in sicurezza e alla portata di tutti i potenziali escursionisti.

Massimo Ferrari

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