Un intervento di Mario Pietrangeli che fa la storia e il futuro della ferrovia Fano Urbino, inserita tra le prime 18 linee della legge 128/2017 per le ferrovie turistiche, da riaprire. Scopo di questo intervento è quello di evidenziare i motivi per cui è necessario proteggere la ferrovia Fano-Urbino dallo smantellamento, salvaguardando il tracciato ferroviario e le sue opere d’arte nonché attivarsi per la sua riapertura come Ferrovia turistica. La linea ferroviaria è sospesa al servizio viaggiatori ed in stato di abbandono ormai da decenni, pur trattandosi di una infrastruttura di rara bellezza architettonica e paesaggistica nonché, per il futuro, di fondamentale importanza per il trasporto turistico. Urbino è una delle città d’Arte più importanti del mondo, annualmente visitata da migliaia di turisti e per il trasporto pendolare .
Per quanto riguarda il progetto di pista ciclabile – progetto portato avanti da un’associazione locale affiliata alla FIAB e sostenuto dalla precedente giunta regionale- prevedeva il passaggio della ciclabile su parte del sedime ferroviario e nelle gallerie ferroviarie nonché sui ponti ferroviari, coprendo con asfalto il binario, inficiando in tal modo per sempre, l’utilizzo ferroviario della linea, siamo convinti che la ferrovia storico turistica Fano-Urbino vada tutelata, visto che esistono altre possibilità di costruire ciclabili senza interferire con la ferrovia.
L’intervento di Mario Pietrangeli fa anche la storia della ferrovia, il suo abbandono, le sue caratteristiche tecniche e l’impegno costante dell’Associazione Ferrovia Val Metauro per riaprirla. Infine completa il racconto con i costi dettagliati per la sua riapertura sia a scopo turistico che riaperta al trasporto ordinario e pendolari.
Per leggere l’intero intervento di Mario Pietrangeli scarica qui il documento.