Il piano B: ripartire con un viaggio in Bicicletta

Il piano B: ripartire con un viaggio in Bicicletta

553 439 Redazione

Una recensione di Anna Donati, Portavoce AMODO, del libro il Piano B, ripartire con un viaggio in Bici, di Ivan Saracca. Diciamo subito che questo viaggio in bicicletta da Pescara a Santa Maria di Leuca, vissuto e raccontato da Ivan Saracca, è un viaggio inimitabile! Perché è un viaggio estremo e selvaggio di un mese, alla ricerca dell’Italia delle aree interne, che da Pescara sale verso il Gran Sasso, prosegue verso Isernia, Benevento, arriva nella magnifica Matera per poi proseguire verso il mare Adriatico ed arrivare a Finibus Terrae, nel tacco salentino dell’Italia.
E’ inimitabile perché è un viaggio in bicicletta che nasce dalla voglia di futuro che Ivan, dopo 15 anni di lavoro in ingegneria e un bel curriculum di pedalate sulla sua mitica Scapin, ha deciso di lasciare “il posto fisso” per nuove esperienze e ricerca di senso.
Questo libro è il suo racconto di questo viaggio solitario, con un percorso di massima che si riprogramma ogni giorno, dove non si prenota online la sistemazione pe la notte ma si va alla ricerca sul posto chiedendo ed incontrando le persone, perché anche questo è un modo per saggiare davvero le opportunità e la cultura di un luogo.
Il racconto di Ivan è davvero ricco di pensieri, di storia, geografia, di riflessioni a voce alta su come va il mondo e l’Italia di questi tempi, osservando paesaggi e città, fabbriche e capannoni, beni storici e traffico insistente. Con sempre una domanda nella mente: perché in questi paesi ed a queste latitudini non si usa mai la bicicletta?
Tante considerazioni su di una moltitudine di temi che ho provato a riassumere in queste cinque categorie che mi hanno coinvolto e catturato più di altre:

Davvero significativi i commenti su territorio, urbanistica, periferie senza qualità, città storiche abbandonate, incendi, discariche e rifiuti, consumo di suolo, che raccontano di una grande sensibilità e attenzione per l’ambiente, il suo degrado la sua distruzione, la sua bellezza.
– L’accoglienza e l’incontro delle persone e dei popoli permea molte parti del racconto, quando incontra gli immigrati al lavoro in condizioni durissime, quando vede dalla costa adriatica all’orizzonte l’Albania, quando incontra nei bar e trattorie le persone del posto che lo guardano con curiosità, gli chiedono del viaggio, gli danno consigli, che un po’ sorridono e un po’ lo ammirano.
Durante il viaggio incontra numerosi paesi, borghi aree interne, con i suoi personaggi e le sue storie di resistenza ed abbandoni. Da qui una riflessione sulla necessità di ripopolare e far rivivere questi luoghi dell’Italia profonda, a partire dal “sudworking” per ripopolare i luoghi e dal sostegno a chi c’è e si impegna in modo coraggioso. Come nel caso delle tre sorelle che lui chiama come “le tre sorelle Patanè che coccolano ed assistono il Commissario Gatto a Favignana”, per raccontare la loro mitica offerta per l’accoglienza, il bar del paese, produzioni locali, buon cibo e informazioni precise sulla strada da percorrere in bicicletta. Una fantastica conoscenza del proprio territorio, la voglia di restanza, la capacità di produrre qualità, che solo a leggere il racconto viene voglia di andarci ed incontrarle le mitiche “sorelle Patanè” a Castelfranco di Miscano, in provincia di Benevento.
– Ivan Saracca vive in un paese nella provincia di Parma, nella pianura padana, ricca di industrie, lavoro, traffico automobilistico e tanto inquinamento dell’aria. Usa abitualmente la bicicletta ogni giorno per spostarsi. Da questa consapevolezza durante il viaggio e nel racconto, riflette su questo modello insostenibile di mobilità basata sull’automobile, che non funziona e produce morti premature, congestione, incidentalità, gas serra. Un modello decisamente da cambiare in modo coraggioso, coinvolgendo anche l’industria dell’auto che incontra pedalando a Melfi: un cambiamento necessario e urgente che la politica non sembra comprendere, come scrive nel libro.
Esilaranti le sue esperienze e commenti sull’Intermodalità treno più bicicletta, che è sempre difficile a farsi: accessibilità, tariffe, informazioni, servizi, spazi bici sul treno su treni locali e nazionali, sono quasi inesistenti e ancora di più a queste latitudini del paese. Questo scrive sulla base della sua esperienza di viaggio su servizi Trenitalia e Ferrovie Sud Est.
Altro elemento di grande interesse per me, portavoce dell’Alleanza Mobilità Dolce, è che nel suo viaggio in bicicletta, incontra e segnala ferrovie locali, cammini e ciclovie. Incontra la Transiberiana d’Italia in Abruzzo, ferrovie locali di RFI, le Appulo Lucane, le Ferrovie del Sud Est in Puglia: ad ognuna dedica un pensiero, con la necessità di assicurare un futuro al trasporto ferroviario. I cammini sono centrali nel suo viaggio in bicicletta, su cui pedala spesso e che racconta nel libro: dalla via Francigena del Sud, al Cammino Materano, la via Ellenica verso la costa adriatica.
Una visione d’insieme delle reti di mobilità dolce, dove racconta anche di ciclovie, come quella dell’acquedotto pugliese, che ad un certo punto incontra nel suo viaggio. È la stessa idea di intermodalità dolce, di integrazione di treno+bici+cammini, insieme a borghi, parchi e natura da vivere, che stiamo immaginando come Alleanza AMODO con la creazione insieme a RFI, dell’Atlante della Mobilità Dolce.

Infine un commento sul titolo, il Piano B, che nel libro viene spiegato in diversi modi. Si parte dalla scelta del viaggio che era stato pensato come un lungo percorso nel sud-est asiatico, ma poi la pandemia da covid 19 ha stravolto tutto e si punta sul piano B, un bel viaggio in Italia.
Ma poi il Piano B diventa la riflessione per dare una prospettiva a paesi e aree interne, il piano B è come uscire della dittatura dell’automobile, il piano B è come riprogettare città e periferie per favorire coesione e rigenerazione, contro il consumo di suolo.
Il piano B è come uscire da un lavoro ormai logoro e cercare nuove ed anche personali opportunità.  Il piano B come Bicicletta è la soluzione per avere un futuro, per ridarci tempo, spazio e salute. A questo Ivan sta pensando – scrive – aiutare a costruire questo piano B.

Libro: Ivan Saracca. Il Piano B, ripartire con un viaggio in Bici. Edizioni AlpineStudio. 2021
https://www.alpinestudio.it/home/245-il-piano-b-ripartire-con-un-viaggio-in-bici-ivan-saracca.html

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