Ad 800 anni dalla morte di San Domenico, la Segreteria Organizzativa del Giubileo Domenicano promuove il pellegrinaggio sul Cammino di San Domenico, itinerario a piedi da Roma a Bologna che ripercorre l’ultimo viaggio del Santo. La scelta di ripercorrere le tappe degli ultimi spostamenti del Santo in occasione del Giubileo non nasce da un’idea apologetica, piuttosto dal desiderio di offrire una diversa possibilità di riflessione sulla vita e l’eredità del fondatore dell’Ordine dei frati predicatori. In controtendenza rispetto alla retorica anti-itinerante della Chiesa in epoca medievale, gli ultimi spostamenti di san Domenico tra Roma e Bologna (1218-1221) testimoniano il fermento e l’intraprendenza del Santo, diviso tra incarichi ufficiali ricevuti dalla Santa Sede e il desiderio di realizzare un grande progetto basato sullo studio, la predicazione e la povertà evangelica.
San Domenico ha fatto del viaggio un tratto caratteristico della sua esperienza di vita e di fede. Questo percorso tra Roma e Bologna, dove si concluse il suo pellegrinaggio terreno, il Santo lo ha compiuto più volte, diviso tra gli incarichi ufficiali ricevuti dalla Santa Sede e il desiderio di dare vita e consolidare un Ordine di Predicatori. A Parigi e Bologna nascono così le prime comunità di frati che, attraverso lo studio e l’itineranza, divengono la novità della Chiesa del Basso Medioevo. Cammino e desiderio di evangelizzare, queste le costanti della sua vita: dalla Spagna alla Danimarca, poi da Roma verso la Francia, la Spagna e la Germania. L’orizzonte è sempre più ampio e completo se lo osserviamo da un punto alto. Così la vita, se la osserviamo dal suo compimento: ripercorrere i passi degli ultimi spostamenti del Santo, in occasione del Giubileo del suo dies natalis, significa ricostruire la vita e l’esperienza spirituale e simbolico-metaforica che lo stesso Domenico visse nei suoi viaggi.
L’itinerario proposto, sviluppandosi idealmente sul tracciato dell’antica Via Francigena da Roma fino a Bologna, con alcune significative deviazioni, si snoda sulle orme “lasciate” da san Domenico durante il suo ultimo viaggio e sostando in quei luoghi dove è dimostrata la sua presenza storica o dove sono vissuti alcuni famosi domenicani e domenicane (San Tommaso d’Aquino; Santa Caterina a Siena; Sant’Agnese a Montepulciano). Il viaggio è percorribile in autonomia tramite il tracciato GPS disponibile gratuitamente su una mobile app. Ogni sosta è presentata e descritta adeguatamente con indicazioni sulla logistica, sulla distanza del tragitto tra una tappa e l’altra, sulla storia, l’arte e la spiritualità in essa presenti.
Si tratta di un invito a scoprirsi viaggiatori, pellegrini, erranti, bisognosi di mettere i propri passi nel moto che abita l’intimo, di dargli carne o semplicemente di assumerlo, divenendone coscienti. Si tratta di scoprire che si è già in cammino e che questo – il proprio cammino – chiede di essere accompagnato dalla mente e dal cuore. Come fece Domenico percorrendo a piedi mezza Europa.
L’Alleanza Mobilità Dolce ha accolto con piacere la richiesta di adesione al Manifesto da parte del Cammino di San Domenico, un nuovo percorso di pellegrinaggio alla ricerca del proprio “cammino” interiore.
Per saperne di più sull’itinerario a piedi del Cammino di San Domenico da Roma a Bologna e le tappe previste, vai la sito https://dominicus800.op.org/pellegrinaggio/