Gli impegni del Ministro Giovannini per la mobilità ciclistica

Gli impegni del Ministro Giovannini per la mobilità ciclistica

680 310 Redazione

Entro la fine dell’anno l’Italia avrà il suo Piano della mobilità ciclistica. Una roadmap del ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili per rendere l’Italia un paese più ciclabile, e che stanzierà centinaia di milioni per farlo. Il ministro Enrico Giovannini lo ha annunciato alla presentazione della pedalata  dal 16 luglio all’8 agosto 2021 sulla ciclovia Appennino Bike Tour. Il Piano nazionale della mobilità ciclistica è previsto dalla legge sulla ciclabilità, la 2 del 2018. Giovannini ha ricordato che il PNRR prevede 600 milioni di euro per ciclovie nazionali e piste ciclabili urbane, e che altri 400 milioni saranno stanziati dalla prossima Legge di bilancio.

Avrebbe dovuto essere approvato entro sei mesi dall’entrata in vigore della norma, ma per tre anni non si è visto nulla. La nuova attenzione del governo Draghi ai temi della sostenibilità e della transizione ecologica, il boom di vendite di biciclette per la pandemia e la rivoluzione delle e-bike (che rendono la bici accessibile a tutti), hanno spinto il Ministero ad aprire finalmente il dossier. «Ormai è venuto il momento di fare il Piano nazionale della mobilità ciclistica – ha dichiarato il Ministro Giovannini -: è previsto dalla normativa, ma non è mai stato realizzato, la nostra Struttura Tecnica di Missione sta lavorando a questo piano. Nei prossimi giorni presenterò al Consiglio dei ministri e poi al parlamento l’allegato Infrastrutture e trasporti al Documento di economia e finanza (Def), in cui si dice che stiamo preparando il Piano e che sarà pronto entro l’anno. Appena il documento verrà predisposto, all’interno della Consulta che abbiamo preparato al Ministero, ci sarà un dialogo con chi al di fuori della Consulta si occupa di ciclomobilità».

Il piano per la mobilità ciclistica dovrà indicare le ciclovie di interesse nazionale (i grandi itinerari interregionali per il turismo a pedali), e dovrà dare a Comuni, Province e Regioni un quadro normativo chiaro e fondi adeguati per realizzare le loro piste ciclabili e ciclovie. Giovannini ha ricordato che «sono 600 milioni complessivamente i fondi del PNRR per la mobilità ciclistica: 400 vanno alle ciclovie e 200 alle piste ciclabili urbane. Ma questa è solo una parte degli investimenti. Ci sono anche finanziamenti ordinari che saranno orientati in questa direzione, tra cui 400 milioni dalla legge di bilancio, senza dimenticare i fondi strutturali europei per Regioni, Province e Comuni. L’investimento in ciclovie e altro è un investimento pluriennale, e in linea non solo con gli obiettivi del Ministero, ma con le strategie europee complessive».

“Questa attenzione del Ministro Giovannini alla mobilità in bicicletta è significativa, ci auguriamo che si traduca come promesso in incremento di risorse nella prossima manovra di Bilancio 2022 e che veda finalmente la luce il Piano per la Mobilità Ciclistica in attuazione della legge 2/2018 che sconta ormai anni di ritardo. – ha dichiarato Anna Donati, portavoce AMODO – Ricordiamo che nel PNRR le risorse stanziate (600 milioni) erano state secondo AMODo deludenti perchè erano le stesse già previste dalle norme vigenti, mentre servivano 2 miliardi entro il 2026 per dare una svolta reale alla mobilità ciclistica in Italia”.

Condividi Amodo