Futuro Sospeso 2025 viene presentato in questi giorni durante la Maratona Ferroviaria e in un evento organizzato da UTP AssoUtenti a Milano. La Maratona Ferroviaria del Giubileo, in partenza il 29 da Firenze con arrivo il 31 a Napoli, che passerà per Piombino, Follonica, Civitavecchia, Roma, Gaeta-Formia, sarà l’occasione per consegnare il rapporto nelle mani degli amministratori che partecipano alla manifestazione.
Come ogni anno, il documento fa il punto sugli oltre 1200 km di linee ferroviarie sospese che dovrebbero essere riaperte: una infrastruttura essenziale per il Paese, che contribuirebbe significativamente alla coesione territoriale e alla connessione e integrazione nella rete di trasporto pubblico locale di una parte dei servizi di mobilità destinati a cittadini abitanti nelle aree montuose e del meridione. Ogni politica per le aree interne deve di necessità affrontare la riduzione del gap infrastrutturale di questa parte del territorio italiano ed è per questo obiettivo primario che AMODO lavora da anni, presentando Futuro Sospeso alle istituzioni, ai media e ai cittadini come strumento per adottare misure che siano efficaci ed economicamente e socialmente sostenibili.
Quest’anno non mancano segnali positivi, basti pensare alle riaperture della ferrovia della Val Venosta, della Casalecchio–Vignola e della Foggia–Lucera. Qualche segnale arriva anche dalla regione maglia nera del trasporto pubblico locale ferroviario, il Piemonte: sono state riattivate le linee Asti-Alba e Casale Monferrato-Mortara, mentre un operatore privato, Longitude Holding srl ha riaperto al traffico la linea Savigliano-Saluzzo–Cuneo. Fondazione Fs sta completando i lavori per la riapertura ad uso turistico-della tratta Gioia del Colle-Altamura. I lavori sono in corso e la riattivazione è prevista nell’estate 2025, grazie a Fondi PNRR. In Sicilia, sono in corso i lavori di ripristino sulla ferrovia sospesa Noto Pachino in Sicilia, una delle 26 linee che deve essere riaperta ad uso turistico secondo il Decreto del MIT146/2022 in attuazione della legge 128/2017. Sempre in Sicilia, lavori in corso anche sulla linea ferroviaria storica Alcantara-Randazzo, estesa per circa 37 km, che collega il versante settentrionale dell’Etna con la linea costiera ionica Messina-Catania, grazie ai fondi del PNRR. Gli interventi prevedono il recupero dei primi 13 km dell’intera tratta entro il 2026. I Fondi del PNRR per investimenti su ferrovie turistiche e locali sono in corso di utilizzo con interventi e potenziamenti su diverse reti anche sulle reti del Trenino Verde in Sardegna
A differenza di mezzo secolo fa, oggi il treno non è più considerato un mezzo del passato, destinato ad un irreversibile declino, soprattutto in epoca di cambiamenti climatici e di innovazioni importanti nel trasporto collettivo. Purtroppo, però in questo momento intere regioni come la Valle d’Aosta gran parte Del Molise e della Basilicata, inclusa la città di Matera, sono irraggiungibili in treno e lo saranno ancora a lungo. Per quanto riguarda Campobasso si parla del ripristino del servizio verso Roma nel 2028 ma qualcuno paventa il 2030.
Sul fronte negativo vi è, però, da considerare come, negli ultimi anni, si è diffusa la prassi di sospendere l’esercizio ferroviario per periodi alquanto lunghi, che solitamente si concentrano nei mesi estivi (ma non solo), quando la domanda di utenti abituali è ridotta. Tali interruzioni vengono motivate con un generico richiamo all’effettuazione di lavori, anche di modesta entità, che potrebbero essere effettuati in pendenza di esercizio, come normalmente avveniva in passato e come tuttora accade sulla rete autostradale e sulle principali arterie viarie.
A fronte delle poche riaperture al traffico ordinario, diverse invece sono quelle per la promozione di treni turistici e questo dato dovrà consolidarsi. Quindi, “eppur qualcosa si muove”, ma al momento restano sempre 1200 KM le ferrovie da riaprire in Italia e questo dossier 2025 di AMODO è dedicato a loro, per incoraggiare le Istituzioni, il Parlamento, il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, le Regioni e gli Enti Locali ad agire.
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