Indagine sulla mobilità dolce nei territori del sisma
Incontro
Giovedì 19 giugno 2025, ore 15.00-18.30
Norcia, Sede Municipale
Nel cuore dell’Appennino centrale, un’area duramente colpita dagli eventi sismici del 2016-2017 si sta trasformando in un laboratorio di rigenerazione territoriale basata sulla sostenibilità e la mobilità dolce. La base è un documento, “Indagine sulle infrastrutture per la mobilità dolce presenti nell’area del sisma del Centro Italia”, che rappresenta un quadro conoscitivo aggiornato ed estremamente dettagliato sullo stato della mobilità dolce nei 183 comuni del cosiddetto “cratere”, distribuiti in 10 province e 4 regioni (Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria), con un approfondimento specifico su sei comuni simbolo, come Accumoli, Acquasanta Terme, Amatrice, Arquata del Tronto, Campotosto e Norcia. Tale studio, parte integrante dell’Atlante della Mobilità Dolce promosso da Alleanza per la Mobilità Dolce AMODO e Rete Ferroviaria Italiana RFI, propone un approccio metodologico integrato, fondato sull’uso di sistemi GIS, che consente di mettere in relazione il trasporto ferroviario e le stazioni, spina dorsale dell’accessibilità a scala vasta e nodi intermodali fondamentali del trasporto pubblico locale, con i percorsi ciclabili, i cammini, i sentieri, le greenways e i principali elementi di attrattività del territorio, identificando con precisione punti di forza e criticità.
Frutto di un accurato lavoro di analisi, mappatura e georeferenziazione promosso anche da Legambiente e FederTrek nell’ambito del progetto “Next Cammini e Pedalate”, il documento non si limita a censire percorsi e risorse: offre una visione sistemica capace di legare infrastrutture di mobilità dolce, beni culturali, borghi storici, aree protette e connessioni ferroviarie, restituendo l’immagine di un territorio ricco di potenzialità spesso ancora inespresse. In particolare, l’approfondimento sui sei comuni scelti ha permesso di analizzare con estrema puntualità la fruibilità dei percorsi, la loro accessibilità, la presenza (o assenza) di segnaletica e infrastrutture di supporto, nonché le connessioni con il trasporto pubblico. Emergono così dati cruciali: un’estesa rete di oltre 589 km di percorsi, una prevalenza di cammini e sentieri rispetto alle ciclovie, una scarsa presenza di percorsi ciclabili in sede propria, ma anche una sorprendente densità di sovrapposizioni e sinergie tra percorsi di diversa natura. Tale patrimonio infrastrutturale, se opportunamente valorizzato e messo a sistema, può diventare la spina dorsale di un nuovo modello di sviluppo fondato sulla mobilità dolce e sul turismo di prossimità, in grado di generare economia, coesione sociale e tutela ambientale.
Alla vigilia della fioritura della Piana di Castelluccio, la presentazione del rapporto sarà anche l’occasione per promuovere l’adozione di un Piano di mobilità a emissioni zero nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, come già richiesto da AMODO, Legambiente e FederTrek insieme al Cammino delle Terre Mutate nella campagna di sensibilizzazione #CastelluccioaPiedi. Vale la pena ricordare che, dopo la pronuncia nel 2022 della Corte d’Appello di Roma che impedisce il parcheggio nella Piana in occasione della Fioritura – ad eccezione dei residenti, degli ospiti delle strutture ricettive, di ciclisti, motociclisti, pullman turistici e delle persone con disabilità – ogni anno, tra qualche difficoltà burocratica, viene adottato dalle amministrazioni locali un Piano Speciale Mobilità Sostenibile che prevede un sistema di interscambio con un servizio di navetta e parcheggi su prenotazione nel territorio del Comune di Norcia.
AMODO, Legambiente, FederParchi e FederTrek organizzano un confronto e una riflessione, insieme a Parco Nazionale dei Monti Sibillini e Next Appennino e tutti gli enti coinvolti, sul modello di gestione della mobilità sostenibile del futuro. AMODO, RFI, Legambiente, FederParchi e FederTrek organizzano un confronto e una riflessione, insieme a Parco Nazionale dei Monti Sibillini e Next Appennino – il programma per il rilancio economico e sociale delle regioni del Centro Italia colpite dai terremoti del 2009 e del 2016, finanziato dal Fondo Complementare al PNRR per le Aree Sisma – e tutti gli enti e comuni coinvolti, sul modello di gestione della mobilità sostenibile del futuro, partendo dai territori e un esempio concreto di gestione nelle aree della ricostruzione sismica.
“Dopo anni di sperimentazione – dichiara Anna Donati, portavoce di AMODO – deve essere messa a sistema la gestione di un territorio di pregio naturalistico e culturale che garantisca maggior tutela durante gli eventi naturali di attrazione di massa e favorisca la collaborazione e la sinergia delle Amministrazioni, delle comunità e degli gli operatori economici per uno sviluppo locale duraturo e sostenibile. L’obiettivo è garantire accessibilità per chi viene da lontano all’area in modo sostenibile, attraverso il treno e l’autobus, con le stazioni che diventano i luoghi di scambio e di accoglienza integrata nella rete ciclabile, di cammini e sentieri, di servizi di connettività ai territori, borghi e paesi a livello locale”.
PROGRAMMA
Giovedì 19 giugno 2025, ore 15.00–18.30
NORCIA, Sede Municipale
Saluti istituzionali:
Giuliano Boccanera, Sindaco Comune di Norcia
Introduce:
Anna Donati, Portavoce AMODO
Relazioni introduttive:
Giulio Senes, Presidente European Greenways Association
Luigi Contestabile, Responsabile Pianificazione e Sviluppo Stazioni e Servizi – Direzione Strategie RFI
Interventi:
Agostino Agostinelli, FederParchi
Annalisa Spalazzi, Presidente Terre Mutate
Michele Franchi, Sindaco Comune di Arquata del Tronto
Maurizio Zara, Presidente Legambiente Umbria
Andrea Spaterna, Presidente Parco Nazionale Monti Sibillini
Maria Talamè, Direttore Parco Nazionale Monti Sibillini
Guido Castelli, Commissario straordinario del Governo per la riparazione e ricostruzione sisma 2016
Antonio Nicoletti, Responsabile Aree Protette Legambiente
Alessandro Piazzi, FederTrek
Modera:
Alessandra Bonfanti, Legambiente
è consultabile anche la presentazione in PPT del relatore Giulio Senes