Potranno beneficiarne Città Metropolitane, Comuni capoluogo di Città metropolitana, Comuni capoluogo di Provincia o di Regione, Comuni con popolazione residente superiore ai 50.000 abitanti, Comuni sede legale di un’Istituzione Universitaria.
Un provvedimento atteso che conferma che le risorse ci sono ma ora c’è bisogno di semplificare ed adeguare le regole affinché i Comuni e le città che ne beneficeranno possano effettivamente rispettare la tempistica degli interventi finanziati, che dovranno concludersi entro 18 mesi dalla pubblicazione del decreto.
Secondo ANCI servono misure di semplificazione del Codice degli Appalti per l’attuazione degli interventi da parte dei Comuni e serve cambiare subito il Codice della strada.
Per la portavoce dell’Alleanza Mobilità Dolce Anna Donati:
“lo sblocco delle risorse già previste da tempo è un importante risultato , ma sono necessarie ulteriori risorse per tutti i progetti delle città, ed occorre una autentica e rapida riforma del Codice della Strada per consentire il doppio senso ciclabile e realizzare vicino alle scuole e nei quartieri residenziali strade a bassa velocità dove pedoni, biciclette ed i monopattini possano muoversi in sicurezza.”
In questo senso vanno gli emendamenti proposti anche da AMODO insieme a tutta la rete delle associazioni ciclabili ed ambientaliste all’art. 229 del DL Rilancio in discussione in Parlamento: staremo a vedere se verranno accolti ed adottati nel testo del Decreto Legge.