Commento di Alessandra Bonfanti (Legambiente) alla legge 6 ottobre 2017, n. 158 “Misure per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni, nonché disposizioni per la riqualificazione e il recupero dei centri storici dei medesimi comuni“.
La mobilità dolce rappresenterà una delle gambe dello sviluppo locale per i piccoli comuni italiani, e si affiancherà alla diffusione della banda larga, delle filiere agroalimentari di qualità e delle politiche di ripopolamento.
Non sarà un caso che all’Anno dei cammini indetto dal MIBACT nel 2016 sia succeduto nel 2017 quello dei Borghi che ha visto lo scorso 28 settembre dopo 16 anni di discussione parlamentare l’approvazione definitiva al Senato della legge n. 158/17 pubblicata in GU n. il 2 novembre 2017, che pone misure di valorizzazione e sostegno mettendo finalmente a disposizione un quadro di misure e strumenti dedicati ai comuni sotto i 5mila abitanti.
Tra le molte progettualità che andranno a cercare di attingere alle risorse previste dal Fondo per lo sviluppo strutturale, economico e sociale dei piccoli Comuni, che avrà una dotazione di 100 milioni al 2023, con 2 milioni di euro dedicati fino al 2018 proprio sul fronte dei cammini, si potrà dare attuazione all’articolo 6 che consente la stipula di intese per l’acquisizione di case cantoniere e la realizzazione di circuiti e itinerari turistico-culturali.
Ma la mobilità dolce e un attività di infrastrutturazione leggera e rispettosa del paesaggio può essere un azione strategica anche sul fronte della manutenzione del territorio, lungo le alzaie dei canali, dei cammini e dei sentieri storici, dei tanti parchi e ferrovie abbandonate e in dismissione.
Il turismo dunque incrociato con le attività di promozione della filiera corta agroalimentare di qualità è sicuramente un fronte importante e in crescita solida e costante. Secondo gli ultimi dati, quella appena trascorsa nel 2017 è stata un’estate da record segnata da un turismo in forte crescita in Italia, anche per il turismo interno (+3,2%), con borghi e musei che segnano un +12,5% di visitatori. Dati più che positivi perché investire su un turismo di qualità e sostenibile fa bene all’ambiente e piace sempre di più agli italiani.