Faentina pronti 250 milioni 800 milioni di investimenti per migliorare il servizio tra Toscana e l’Emilia Romagna

Faentina pronti 250 milioni 800 milioni di investimenti per migliorare il servizio tra Toscana e l’Emilia Romagna

960 720 Press

Gli investimenti e i lavori sulle ferrovie appenniniche.

I pendolari dovranno stringere i denti ancora per un po’. Si intuisce dalle dichiarazioni ufficiali dell’assessore regionale ai trasporti della Regione Toscana, Stefano Baccelli, quando dice che «gli investimenti stanziati, 560 milioni per la linea Prato – Bologna e circa 250 milioni per la Faentina, produrranno un miglioramento del servizio, ma in questa fase e nel periodo estivo anche interruzioni e disservizi». Interruzioni, ammette, «che saranno importanti. La pioggia di fondi, 800 milioni complessivi, per migliorare il servizio tra Emilia e Toscana comporterà infatti anche cantieri e disagi.»

Un calendario preciso non c’è ancora, ma a macchia di leopardo interesseranno varie settimane tra giugno e agosto. Non esiste anche perché la cabina di regia di ieri in Regione su Prato-Bologna, Pontremolese e Faentina (in risposta alla manifestazione dei pendolari) serviva proprio a questo: incrociare i cantieri con le richieste dei sindaci locali. Quello di Scarperia e San Piero, Federico Ignesti, fa notare ad esempio che nei giorni del circuito del Mugello (da giugno) il treno non potrà essere interrotto. Un Tetris che probabilmente sarà definito in primavera con un nuovo incontro, stavolta a Bologna. Al tavolo erano presenti anche i vertici delle Ferrovie e l’assessora ai trasporti, Irene Priolo, dell’Emilia-Romagna. Per ripristinare una situazione di normalità sulla Faentina, che ancora si interrompe in casi di allerta meteo dopo l’alluvione di due anni fa, «serviranno anni» chiarisce Baccelli.

Le frane che mettono a rischio la linea e la sicurezza dei passeggeri sono ancora 200 e, aggiunge, «va tenuto conto che Rfi sta intervenendo nella quasi totalità dei casi su terreni privati». Quello che nell’immediato si potrebbe migliorare è il servizio dei bus sostitutivi.

«Col sistema di allerta non c’è un servizio sostitutivo giornaliero – sottolinea Priolo, l’assessora emiliana ai trasporti – perciò chiediamo di dare certezza ai cittadini soprattutto lungo il tratto fra Faenza e Marradi». Mentre i sindaci chiedono che l’arrivo dei bus sia comunicato meglio – ad esempio con appositi cartelli – dal momento che non sono nemmeno
“griffati” Trenitalia e rischiando di confondersi con quelli di linea. Mentre Baccelli denuncia un sistema “obsoleto di comunicazione”, a cui Ferrovie risponde ricordando le funzioni dell’app Trenitalia per i cellulari. Tra cui quella di registrare i propri treni giornalieri (fino a un massimo di quattro) così da essere avvertiti in tempo reale non appena iniziano ad
accumulare ritardo e poter controllare le alternative.
In estate, dunque, sia la linea tra Prato e Bologna (come avviene da anni per l’ampliamento delle gallerie necessario al passaggio dei container di ultima generazione dal porto di Livorno al nord Europa) sia la Faentina subiranno nuove interruzioni. Sulla Faentina si lavorerà per installare il sistema “Ertms”, un investimento targato Pnrr. Il più evoluto sistema europeo per la supervisione e il controllo della circolazione dei treni. L’aspettativa è che migliori la sicurezza in entrata e uscita dalle stazioni, ma renda anche più fruibile la circolazione.

«In ogni caso andranno gestiti i disagi legati ai lavori» avverte Baccelli. L’obiettivo di entrambe le amministrazioni regionali è evitare lo spopolamento delle aree interne a causa della mancanza di servizi. Sottolinea il governatore Eugenio Giani: «Dobbiamo dare risposte in questo senso, ed incentivare sempre più persone a utilizzare il trasporto pubblico». La coesione tra le due regioni sarà cruciale pure in fase di discussione dei nuovi accordi di programma, per provare a ottenere risultati migliori. Sempre ieri, Stefano Donnarumma, amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, ha annunciato 100 miliardi di investimenti a livello nazionale sulla rete ferroviaria per i prossimi 10 anni. E nell’ammettere una certa congestione, ha citato i nodi più complessi, dove si intersecano treni regionali e veloci con l’alto rischio di ingorghi. « Sulla Direttissima Firenze-Roma – fa sapere – circolano circa 340 treni al giorno, di cui almeno 260 Ac, 35 Intercity e 45 del Regionale. Opere come il sottoattraversamento di Firenze sono funzionali a migliorare la gestione della circolazione». Sarà pronto nel 2028.

Condividi Amodo