Le ferrovie rappresentano un elemento portante della ripresa”. Lo ha detto Andrea Gibelli, Presidente ASSTRA aprendo i lavori della IV edizione di “Binari d’Italia: la grande bellezza” sottolineando che “le ferrovie storico-turistiche in particolare guardano avanti, sono un pezzo del futuro e del riposizionamento del Paese, in un contesto di evoluzione economica di una grande bellezza che gli altri paesi non hanno”. ASSTRA non ha un atteggiamento nostalgico, e ritiene che le ferrovie storico turistiche possano contribuire alla crescita economica dei territori e del Paese intero in una logica di piena e sostenibile integrazione con gli ambienti naturali che attraversano. Il Presidente Gibelli ha infine ricordato come la Conferenza ASSTRA sia arrivata a questa quarta edizione, digitale dopo le edizioni degli anni precedenti che si sono svolte a Camigliatello Silano, Cagliari e Napoli in quanto il Sud Italia ha un primato in merito ai progetti di trasporto ferroviario a valenza turistica che deve essere ulteriormente sostenuto in virtù delle sue grandi potenzialità.
“Lo sviluppo e l’attrattività dei territori viene misurata sempre più in termini di connessione anche digitale e di livello dei servizi collegati. Le infrastrutture di trasporto e le progettualità ad esse legate sono il volano per generare economia, PIL, partendo dalla Grande Bellezza del nostro Paese, un vero e proprio asset non replicabile. Ma c’è molto da fare se pensiamo che in Italia 1.142 km di binari generano un flusso di 70.000 turisti viaggiatori contro gli 11 milioni del Regno Unito che dispone di appena 890 km di rete ferrata vocata al turismo slow e di qualità” ha continuato Gibelli.
“Tale approccio richiede un’inversione di paradigma e progettuale rispetto ai secoli scorsi quando i trasporti hanno seguito la prima e la seconda rivoluzione industriale. Oggi non si tratta di spostare persone da un punto A ad un punto B raggiungendo semplici obiettivi di neutralità climatica bensì di creare ricchezza, qualità di vita e benessere per i cittadini” ha aggiunto il Presidente di ASSTRA.
“Le ferrovie regionali con valore storico e turistico associate ad ASSTRA, hanno approntato un intervento articolato in un una pluralità di progetti cantierabili in 8 Regioni con un fabbisogno di 324 milioni a valere sul Fondo Complementare del PNRR. Uno sforzo importante, ma che fa intravedere ritorni misurabili sui territori grazie a progetti sostenibili integrati con il territorio, capaci di generare un importante indotto economico, anche in termini di occupazione, su cui abbiamo registrato interesse e sensibilità da Parte del Ministro del Turismo Garavaglia, della Cultura Franceschini e delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili Giovannini” ha concluso Gibelli.
All’evento ha partecipato anche Anna Donati (Portavoce Alleanza per la Mobilità Dolce), che ha criticato anche i ritardi nell’attuazione della legge 208, approvata oramai e ancora in attesa di decreti attuativi che oggi sembrano finalmente in via di approvazione. La Donati ha sottolineato come il Covid abbia bloccato un settore che stava attraversando un vero e proprio boom, pur tra molte contraddizioni che derivano dall’assenza di piani regionali e di un coordinamento a livello nazionale. Ad esempio, manca ancora un sito nazionale capace di raccogliere tutte le informazioni sulle iniziative delle associazioni per i treni storici o le ferrovie turistiche. Il Covid comunque – ha sostenuto la Donati – ha favorito anche la riscoperta di un turismo di prossimità e la riscoperta di piccoli centri, e anche uno sviluppo del cicloturismo ferroviario, su cui – secondo la portavoce di Amodo – non possono esserci equivoci: la bicicletta è alleata del treno e destinata a svilupparsi in simbiosi con piste ciclabili a fianco della ferrovia come hanno fatto in Trentino e in altri luoghi, vanno abbandonate del tutto le tentazioni di alcune amministrazioni locali di operare una finta svolta green dismettendo i binari per realizzare una pista ciclabile, che così contribuirebbe a uccidere per sempre il treno.
Intervenuto anche Alberto Sgarbi, presidente di FiFTM (Federazione italiana delle Ferrovie turistiche e museali) ha ripreso gli esempi dei confronti con la situazione delle ferrovie turistiche (citati anche da Gibelli), per rimarcare tutti i ritardi accumulati dal nostro Paese in questo campo. Per un vero sviluppo delle ferrovie turistiche – ha sostenuto Sgarbi – occorre che il servizio sia effettuato con regolarità ogni giorno, come avviene ad esempio in Francia e in molti altri paesi. La discontinuità del servizio non crea fidelizzazione e impedisce un autentico sviluppo di un settore che ha tutte le caratteristiche per diventare anche un interessante mercato economico.
Ha concluso i lavori Massimo Nitti, Presidente Sezione Trasporto Ferroviario ASSTRA, che ha confermato ancora l’importanza dell’attenzione che l’associazione dedica al settore delle ferrovie turistiche. Per Nitti, si aprono finalmente le prospettive di un interesse anche culturale per rivitalizzare un patrimonio di linee ferroviarie che, nel nostro Paese, ha una ricchezza a volte assolutamente ineguagliabile. Alla riscoperta delle ferrovie turistiche, ha contribuito anche un completo cambio di paradigma del concetto di viaggio: si viaggia molto di più per motivazione e sulla base di specifici interessi e determinanti per la scelta del viaggio sono le modalità e le condizioni in cui esso avviene. Il contemporaneo ritorno alla considerazione delle bellezze ambientali e di tutte le località legate alla cultura o alla natura assicurano una grande potenzialità di sviluppo ad un settore che Asstra continuerà a seguire, investendo per un definitivo decollo.
Per vedere il video dell’evento vai a https://www.youtube.com/watch?v=gOAT8FU8QwM