15 Maggio 1998 – 15 maggio 2023: 25 anni dell’Associazione Italiana Turismo Responsabile

15 Maggio 1998 – 15 maggio 2023: 25 anni dell’Associazione Italiana Turismo Responsabile

600 200 La Redazione

Aitr nasceva il 15 maggio 1998, come realtà consolidata dando vita a una coalizione inedita a livello europeo: organizzatori di viaggio, ong di cooperazione allo sviluppo, associazioni ambientaliste e di tutela dei consumatori. Aitr nasceva non sulla protesta, ma sulla proposta. Ed è stata questa la forza del movimento, avere lavorato dalla nascita per costruire, sulla carta e nella pratica, un turismo “altro”.

Siamo alla metà degli anni ’90: il turismo si è affermato su scala globale, da un lato ridefinito come bisogno neo-primario per i consumatori, dall’altro genericamente sbandierato nei Paesi del Sud del Mondo come opportunità senza vizi. Eppure gli aspetti critici del turismo ci sono e devono essere indagati e discussi mettendo a fuoco in profondità le “patologie del turismo” nelle nuove destinazioni, che si rivelano fragili di fronte a un fenomeno nuovo e che porta con sé: squilibrio dello sviluppo economico, pochissimo resta della spesa turistica alle comunità locali; disastri ambientali, l’erosione della natura impoverisce il territorio, la comunità e in ultimo l’attrattività della destinazione; gravi ricadute sociali sugli abitanti come la prostituzione (anche minorile), la droga, la microcriminalità; aspetti disorientanti come la banalizzazione della cultura locale.

Mentre il mondo celebrava il fenomeno dei grandi numeri qualcuno si era accorto che il turismo non manteneva le promesse e come una forma di neocolonialismo lasciava sul territorio oltre a danni evidenti, iniquità, sconforto, incertezza, il 15 maggio 1998 nasceva AITR grazie a 11 soci pionieri.

Come afferma l’ex Presidente di AITR Alfredo Somoza, Presidente di ICEI, una delle ONG fondatrici dell’Associazione “AITR nasceva come realtà consolidata dando vita a una coalizione inedita a livello europeo: organizzatori di viaggio, ong di cooperazione allo sviluppo, associazioni ambientaliste e di tutela dei consumatori. Aitr nasceva non sulla protesta, ma sulla proposta. Ed è stata questa la forza del nostro movimento, avere lavorato dalla nascita per costruire, sulla carta e nella pratica, un turismo “altro”. In questo senso abbiamo anticipato i tempi, come quando sono nate le prime possibilità di turismo responsabile in Italia, primo paese europeo ad avere quella tipologia di offerta. Siamo stati una curiosità “simpatica” per il grande mondo dei tour operator, che ci guardavano come dei ragazzi di buona volontà.

Oggi le cose sono cambiate e molti dei principi che enunciavamo negli anni ’90 sono diventati se non proprio legislazione, almeno “obbligatori” quando si parla di futuro del turismo. La sostenibilità ambientale, le condizioni di lavoro, il rispetto della cultura locale, i consumi a chilometro zero e il no allo spreco, il turismo lento e capillare in alternativa al turismo di massa e all’overtourism. Nel dibattito odierno sul turismo, attorno alle nostre idee di ieri, e di oggi, c’è sempre più consenso. Avevamo visto bene 25 anni fa, c’era bisogno di fare nascere AITR per aprire il dibattito. A 25 anni di distanza, c’è bisogno di continuare a fare vivere AITR, per influenzare un dibattito che, anche, grazie a noi finalmente è di attualità”.

IL COMMENTO DI ANNA DONATI, PORTAVOCE AMODO

“Complimenti ad AITR ed al presidente Maurizio Davolio per questo importante risultato – sottolinea Anna Donati, portavoce Amodo – 25 anni di impegno costante per affermare i valori e le esperienze di turismo responsabile sono davvero tanti. E grazie anche per la collaborazione con AMODO, dove AITR ha portato idee nuove per far crescere le esperienze turistiche nel contesto italiano e mondiale rispettose dell’ambiente, delle culture e delle risorse locali, cosi pregiate ed oramai scarse. Complimenti dunque ed auguri per i prossimi 25 anni di impegno!”

LA LETTERA DEL PRESIDENTE MAURIZIO DAVOLIO

Ripercorrere una storia in cui siamo cresciuti, non solo di numero, ma in termini di attività, di relazioni, di visibilità pubblica. Il merito non appartiene solo ai soci, che hanno contribuito nell’elaborazione delle idee, nella loro messa in pratica nei viaggi, nell’ospitalità, nei progetti, nell’organizzazione di eventi, nell’editoria e nella vita interna dell’associazione, appartiene anche a chi ha lavorato in AITR, sempre con grande impegno e dedizione.

Voglio ricordare, sia pure senza un ordine preciso, i momenti salienti della nostra storia: l’elaborazione e l’adozione della definizione di turismo responsabile, a Cervia, nel 2005; la decisione di presentare ogni tre anni il bilancio sociale, che ci consente di fare il punto sui nostri risultati e sulle criticità incontrare; la scelta di partecipare ai progetti di cooperazione internazionale allo sviluppo; la nascita della nostra Scuola di formazione Pina Sardella, intitolata  a chi l’ha ideata e promossa; la collaborazione nel Festival IT.A.CÀ, fin dalla sua nascita 15 anni or sono; le adesioni alla rete AMODO e, a livello internazionale, all’associazione ISTO in cui sono confluiti i soci della rete EARTH da noi a suo tempo costituita. La partecipazione, da sempre, a Fa’ La Cosa Giusta; l’elaborazione di vari documenti e carte e fra questi il Vademecum #VIAGGIARESPONSABILE, che proprio ora sta trovando le forme e le opportunità per una sua efficace diffusione; la collaborazione nel progetto Migrantour ideato e gestito da nostri soci. Abbiamo affrontato insieme la pandemia, che ha sconvolto l’intera umanità e colpito duramente il nostro settore; ma abbiamo reagito con vigore, organizzato decine e decine di incontri in rete, continuando a progettare insieme a tanti partner italiani, europei ed extra europei nell’ambito della cooperazione allo sviluppo e di progetti europei. Abbiamo mantenuta viva l’associazione soprattutto nei rapporti con i soci, ma anche verso l’esterno; ed ora siamo ripartiti con i podcast, i cataloghi dedicati all’ospitalità responsabiletour operator turismo scolastico. Stiamo potenziando la comunicazione, definendo finalmente i criteri per i nostri viaggi di turismo responsabile e stiamo raggiungendo anche un miglior assetto organizzativo e finanziario.

Abbiamo il diritto e il piacere di festeggiare il nostro Anniversario perché ciò che abbiamo realizzato è stato il frutto di tanto lavoro. Nello stesso tempo dobbiamo prepararci ad altre sfide, i problemi che affliggono il turismo non sono affatto risolti; forse oggi però sono più chiari, sono meglio identificati; sicuramente sono cresciute la consapevolezza della loro gravità e la volontà di farvi fronte. Buon Anniversario!

 

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