Luca Bonechi, presidente ARI ci racconta come è nato e cresciuto il progetto Strade di Siena, che dopo un lungo impegno ha preso finalmente il via.
Sono passati alcuni anni da quando ARI Randonneur, forte della conoscenza maturata con eventi diffusi in tutta Italia che ci hanno fatto scoprire la straordinaria rete di strade secondarie a basso traffico diffuse in tutta Italia, si è lavorato per definire un format che consentisse di misurare il grado di attrattività dei percorsi sulla base di tre fattori principali: il grado di percorribilità ricavato dal traffico motorizzato e dallo stato dell’infrastruttura, la presenza di servizi dedicati ai ciclisti e la loro bellezza.
Grazie alla collaborazione dei vari Enti, Istituzioni, esercizi commerciali, e soprattutto alla smisurata passione per le due ruote e cammini e spinti dal desiderio di far abbiamo sperimentato il format nelle Terre di Siena dove è stata disegnata rete di percorsi riconosciuti dal Masterplan della Mobilità Dolce realizzato per primo in Italia dalla Provincia in virtù delle competenze assegnatele dalla Legge n° 2/2018 sulla mobilità ciclistica. E così sono in fase di realizzazione un sito istituzionale “Strade di Siena” ed un portale tecnico denominato “Sweet Road” con un’APP pronta ad essere applicata in ogni realtà dell’Italia. Ci vorranno ancora alcuni mesi per il perfezionamento del progetto ed il prototipo “Sweet Road” sarà pronto con i suoi percorsi fruibili da tutti.
Non poteva che nascere in Toscana, meta eletta del cicloturismo internazionale pre-Covid, la prima iniziativa istituzionale che prevede la valorizzazione di strade a vocazione ciclistiche a bassa percorrenza di traffico. Sulla scia del progetto Parco della Mobilità Dolce lanciato qualche anno fa da Luca Bonechi, presidente di ARI Audax Randonneur Italia. Sette comuni della provincia di Siena hanno messo a punto una griglia di valutazione che classifichi, con un algoritmo e un “bollino” di 1-5 ruote, la buona ciclabilità delle strade secondarie a traffico promiscuo.
La domanda “cosa serve al cicloturismo” era bene chiara nella testa di Luca Bonechi già dalle prime riflessioni: servono non solo piste ciclabili (più assimilabili al modello Trentino – Alto Adige), non solo ciclovie a lunga percorrenza su percorsi per lo più pianeggianti, i cui requisiti minimi sono stati stabiliti dalla legge 2 del 2018, la cui realizzazione comporta tempi lunghissimi, ma soprattutto servono circuiti su strade a basso impatto di traffico, naturalmente vocate alla fruizione ciclistica e cicloturistica.
“Un grande lavoro di squadra che ha portato alla nascita di uno strumento considerato particolarmente innovativo. Un portale del bike che punta alla valorizzazione delle due ruote in tutti i suoi aspetti”, è il primo commento dell’assessore al turismo del comune di Siena Alberto Tirelli ha presentato questa mattina www.stradedisiena.it, il nuovo progetto 2.0 nell’ambito della gestione associata Terre di Siena Slow che interessa 28 comuni della Provincia e con Siena capofila.
Ecco come ha commentato sul suo blog Maria Teresa Montaruli che descrive bene lo spirito e la sostanza del progetto https://ladradibiciclette.it/stradedisiena-rivincita-delle-strade-secondarie/
“La morfologia del territorio italiano costituito per due terzi da colline e montagne (di cui la Toscana è un giusto specchio), con naturali saliscendi e scorci panoramici, sembrerebbe offrire un patrimonio naturale già disponibile. “Occorre però dare una valutazione ai percorsi costruiti su segmenti stradali dimenticati dalla legge”, nota Bonechi, “una griglia che misuri il grado di percorribilità di una strada, ovvero il livello di sicurezza, l’entità del traffico e lo stato di manutenzione (50%); che valuti la qualità e la varietà delle strutture di accoglienza (40%); non da ultimo l’attrattività, l’indice di bellezza diffusa del percorso (10%)”.
Il progetto Stradedisiena.it è partecipato da Fondazione L’Eroica, Fiab Siena, ARI Audax e Bici Club Terre di Siena e lanciato dai comuni di Rapolano Terme (capofila), Castelnuovo Berardenga, Monteroni d’Arbia, Sinalunga, Trequanda, Asciano e Radicofani, il progetto individua “ciclovie, ciclo itinerari e percorsi cicloescursionistici fuori strada, per la mtb”, ma si concentra per lo più sui cicloitinerari, i percorsi ibridi, non esclusivamente dedicati alla bicicletta, affidati adesso a un’azienda di georeferenziazione per l’elaborazione della classificazione. Di pari passo, elaborati 3 disciplinari, l’uno sulle caratteristiche di attrattività del percorso cicloturistico, l’altro sull’adeguamento delle strutture di accoglienza per i ciclisti, il terzo sui criteri di segnaletica e le attrezzature di servizio come le colonnine di ricariche per le biciclette a pedalata assistita, il format è stato sposato da ulteriori 28 comuni della provincia di Siena ed è “oggetto di interesse, specifica Bonechi, anche da parte dell’Ogliastra in Sardegna e del territorio dei Monti Iblei in Sicilia”.
Con l’obiettivo ultimo che la Regione Toscana accolga il format come Prodotto Turistico Omogeneo e l’obiettivo a breve termine, Covid permettendo, di verificare i requisiti delle strutture di accoglienza, il progetto ha generato al momento la creazione del sito istituzionale Strade di Siena che prevede di includere percorsi, a piedi e in bicicletta, già mappati e consolidati come la Via Francigena, il Percorso Permanente dell’Eroica, la Via Lauretana, Terre di Casole Bike Hub (con un nuovo percorso gravel di 220 km) e il Percorso Permanente del Gran Tour della Val di Merse corredati di informazioni su servizi e ricettività.
Strade di Siena.it sarà affiancato dal sito Sweetroad in preparazione, più tecnico, specializzato e non limitato alla Toscana, che mostrerà la classificazione dei percorsi ciclabili, la cartografia, le tracce Gpx scaricabili, i dati altimetrici delle salite oltre a video su percorsi “signature” scelti da ognuno dei comuni partecipanti. In totale, almeno per la provincia di Siena, si tratterà di 35 percorsi dalla lunghezza media di 80 km. Davvero un bel bottino.“
Ecco il video della conferenza stampa di lancio con un ‘intervista a Luca Bonechi, presidente ARI https://www.youtube.com/watch?v=gSInRYHb8P4&feature=emb_title
Il sito dedicato su cui vedere gli itinerari Strade di Siena è https://stradedisiena.it/