Tra le linee da riaprire anche Legambiente d’accordo sulla Civitavecchia-Capranica-Orte
L’annuale rapporto di Legambiente segnala come i servizi ferroviari regionali e il trasporto pubblico locale siano diventati un tema del tutto secondario, insieme al Mezzogiorno, per l’attuale compagine governativa. Mentre il numero dei viaggiatori torna a salire, il governo Meloni risponde con tagli e rimodulazioni agli investimenti nel trasporto, mentre per la prima volta dal 2017 non sono stati previsti nella legge di bilancio fondi per la ciclabilità e la mobilità dolce.
Ancora una volta il Sud è il fanalino di coda del TPL: “Qui le corse dei treni regionali e l’età media dei convogli sono ancora distanti dai livelli del resto d’Italia, – spiega Legambiente. – Inoltre, quattro delle dodici linee ferroviarie peggiori si concentrano al Sud, tra cui le ex linee circumvesuviane, la linea Catania-Caltagirone-Gela, la linea Jonica che collega Taranto e Reggio Calabria e la linea adriatica nel tratto pugliese Barletta-Trani-Bari.”
Il rapporto segnala anche la scarsità di finanziamenti destinati al trasporto pendolari della Regione Lazio (0,04%) e il disastro della Roma Nord-Viterbo, con gli stop al servizio e lavori di adeguamento della linea mai iniziati. Il Comitato Pendolari Ferrovia Roma Nord, incontrato da AMODO durante la Maratona Ferroviaria dell’Etruria 2023, ha evidenziato come nell’ultimo anno siano state oltre 7mila le corse soppresse. Nell’attesa che gli adeguamenti finanziati tramite i fondi del PNRR possano finalmente essere realizzati, AMODO ha recentemente rimarcato l’importanza per la provincia di Viterbo del ripristino della linea Civitavecchia-Capranica-Orte, ribadendo a quanti vorrebbero trasformare la linea in una Greenway, la scelta strategica di Treno + Bicicletta per lo sviluppo del territorio.
Qui il Rapporto-Pendolaria-2024