I Borghi Autentici sono contesti di ospitalità non “povera” ma “diversa”

I Borghi Autentici sono contesti di ospitalità non “povera” ma “diversa”

1000 545 Redazione

Un webinar di Borghi Autentici d’Italia per giovedì 11 giugno ore 17,30-19,00 per ragionare sul  dibattito nazionale sui borghi quale sistema sostenibile e compatibile per attuare strategie capaci di riconcepire gli stili di vita individuali e collettivi sia in questa fase di emergenza sanitaria che per il futuro.

Secondo BAI, occorre, però, una maggiore e diffusa consapevolezza che i piccoli e medi comuni rappresentano per il nostro Paese un sistema complesso, che da nord a sud e dall’Appennino alle coste non è un indistinto territorio dove potersi rifugiare, inseguiti magari dalle fobie metropolitane.

I borghi sono “luoghi” e contesti dove comunità di persone vivono, lavorano e trascorrono una vita sociale e relazionale complessa. I borghi sono diversi fra loro sia nel piano fisico, che quello paesaggistico, umano e culturale. Quindi, l’idea di “vivere” anche “temporaneamente” in un borgo non può essere una soluzione “surrettizia” per allontanarsi dalle insidie della città o per rispondere solo a nuovi canoni di sicurezza sanitaria.

Vivere (anche temporaneamente) in un borgo dovrebbe essere una “scelta consapevole” per partecipare ad una (nuova) comunità, per poter lavorare, con l’uso delle tecnologie digitali, a distanza e pertanto divenire un “protagonista” dello sviluppo sostenibile del borgo stesso cogliendo, nel contempo, tutte le opportunità presenti compreso l’accesso ai beni comuni.

Ed è su questo che i Borghi Autentici, da anni, hanno lanciato la propria proposta: le comunità aperte all’incontro con il turista e con il visitatore che viene condotto “per mano” nel divenire cittadino temporaneo e a occuparsi del territorio stesso che lo ospita.

Oggi, le necessarie misure di distanziamento sociale, chiedono a tutti di ripensare all’idea stessa di viaggio (alle motivazioni, ai comportamenti individuali, alle relazioni con gli ospiti).

Ma questa riflessione non può essere solo finalizzata a questa fase drammatica della pandemia. Essa deve inaugurare una diffusa analisi, capace di ridefinire il concetto di “borgo”, di stanare idee e capacità per ridurre in modo considerevole le disuguaglianze su scala locale (lavoro, sostegno alle fasce deboli e svantaggiate , integrazione moderna degli immigrati, ecc.) di dare coraggio alle azioni individuali o collettive per generare impresa, reddito e servizi.

I Borghi Autentici, lavorano da tempo per divenire sempre più luoghi e comunità virtuosi ove l’innovazione e la tutela di beni comuni possano costituire la “cifra” delle relazioni sociali locali e dove il concetto di “ospitalità” assume una dimensione orizzontale per favorire l’inclusione di nuovi cittadini compresi quelli “temporanei”. Insomma, comunità alla continua ricerca di dialogo ed interazione con persone che provengono dall’esterno e che siano propense a divenire “complici” del disegno di sviluppo locale.

Modera l’incontro:  Rosanna Mazzia – Presidente Associazione Borghi Autentici d’Italia

Relatori:

  • Vincenzo D’Urbano– Presidente BAI TOUR srl
  • Maurizio Capelli– Segretario Generale Associazione Borghi Autentici d’Italia
  • Daniele Rossi– CEO Impresa sociale “Trame d’Italia”
  • Fausto Faggioli– esperto di turismo esperienziale
  • Luigi Angelini– esperto di digitalizzazione di servizi locali

Per partecipare all’incontro, per motivi organizzativi, dare conferma della partecipazione tramite email associazione@borghiautenticiditalia.it o inviare un messaggio whatsapp 3939345609.

Per sapere di più sulle attività BAI visita il sito www.borghiautenticiditalia.it

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