Buone notizie: decisa la riapertura della ferrovia tra Noto e Pachino

Buone notizie: decisa la riapertura della ferrovia tra Noto e Pachino

490 280 Redazione

La tratta ferroviaria Noto-Pachino, in disuso da 35 anni, sarà riattivata e diventerà un itinerario turistico e culturale per scoprire la val di Noto, Marzamemi, Pachino e altre splendide località di quest’area della Sicilia. Grande soddisfazione è stata espressa da AMODO e da Italia Nostra, da sempre impegnate per la riapertura della ferrovia chiusa nel 1986.

A fine gennaio 2022 sono iniziati i lavori circa il ripristino e la bonifica delle aree necessarie per la riapertura della linea ferroviaria Noto-Pachino. Ad occuparsi dei lavori di bonifica è la Fondazione FS in collaborazione con il Comune di Noto, che smaltirà tutti i rifiuti delle bonifiche. Grazie ai fondi del PNRR, sono in arrivo 60 milioni per la realizzazione dell’opera che vedrà riattivata e collegata, se tutto va bene entro tre anni, la tratta ferroviaria Noto-Pachino con le altre linee ferroviarie della Sicilia. Si tratta di bellissima notizia, in quanto tale tratta ferroviaria, dismessa dal 1986, consentirà di dare un ulteriore valore al meraviglioso territorio turistico, permettendo di poter raggiungere Marzamemi, San Lorenzo, Vendicari, Pachino e Noto in treno.
Il recupero della tratta di circa 27 chilometri, sarà reso possibile grazie alle risorse per l’attuazione degli interventi del Piano di Investimenti Strategici su siti del patrimonio culturale, edifici e aree naturalistiche, nell’ambito del Piano Nazionale per gli investimenti complementari al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Tra i dodici interventi finanziati figura quello dei “Percorsi nella storia – Treni storici e itinerari culturali” che, a sua volta, è articolato in più progetti, molti dei quali riguardano l’ambito delle ferrovie storiche con valenza turistica. Tra gli interventi beneficiari di finanziamento, per i quali è stata stanziata una somma complessiva di 62 milioni di euro vi è anche la linea Noto-Pachino.

Tratta a binario unico, che parte come diramazione dalla stazione di Noto deviando dalla linea Siracusa-Ragusa, era in passato utilizzata sia per il servizio viaggiatori che per il servizio merci e, come detto, chiuse al pubblico nel 1986 per essere definitivamente dismessa nel 2002. Tuttavia ancora oggi la linea è per gran parte armata, anche se le stazioni lungo il suo percorso (Falconara Iblea, Noto Marina, Noto Bagni, Roveto-Bimmisca, San Lorenzo Lo Vecchio, Marzamemi e Pachino), seppur ancora esistenti, si trovano tutte in stato di abbandono. La tratta vede anche importanti opere ingegneristiche, come il ponte a tre luci sul Fiume Tellaro, lungo 180 metri, e ancora il tratto che corre in trincea tra Roveto e Vendicari, la piattaforma girevole da 10 metri nella stazione di Pachino. Da pochi giorni hanno preso il via gli interventi di ripristino e bonifica delle aree necessarie per la riapertura della linea ferroviaria, di cui si sta occupando la Fondazione Ferrovie dello Stato. I tempi previsti per la riattivazione della linea sono di tre anni.

Grande soddisfazione da parte delle sezioni di Italia Nostra Val di Noto, Siracusa e Melilli, e del Consiglio Regionale di Italia Nostra Sicilia, che esultano per avere raggiunto un obiettivo importante: da anni infatti le associazioni si battono con raccolte di firme, manifestazioni, convegni e mostre, anche con l’interessamento della Facoltà di Architettura dell’Università di Catania e della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Bergamo, per il ripristino della linea. Il recupero della storica infrastruttura contribuirà, secondo Italia Nostra, a migliorare le condizioni ambientali del comprensorio e ad avviare un processo economico e turistico eco-sostenibile e soprattutto partecipativo con le categorie produttive e imprenditoriali.
Ed è pertanto sulla base di tali prospettive che, collegialmente, Italia Nostra sollecita le Amministrazioni dei Comuni di Noto e di Pachino a volere istituire un “Osservatorio permanente sulla progettazione ed esecuzione dei lavori della tratta ferroviaria Noto-Pachino” per la durata delle operazioni di progettazione e di esecuzione delle opere, al fine di rendere partecipi i cittadini, gli operatori economici, compreso l’associazionismo che tanto si è adoperato per il suo recupero, per condividere gli obiettivi e consentire il monitoraggio delle azioni positive sul territorio, onde prevenire/segnalare eventuali criticità. Un ulteriore invito va rivolto alle Autorità regionali per accelerare la partecipazione finanziaria, ritenuto indispensabile per definire gli importi complessivi della progettazione.

Anche AMODO, l’Alleanza Mobilità Dolce, da sempre impegnata per la riapertura delle ferrovie sospese o chiude nel territorio italiano, plaude a questo importante risultato, che inverte la tendenza e da slancio all’uso del treno a sostegno dei territori e del turismo.

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